
Con la scoperta della declinazione magnetica ebbe inizio un lungo periodo di osservazioni e studi per la comprensione del magnetismo terrestre, un fenomeno naturale non riconosciuto prima di allora
esperienze condivise di mare
Con la scoperta della declinazione magnetica ebbe inizio un lungo periodo di osservazioni e studi per la comprensione del magnetismo terrestre, un fenomeno naturale non riconosciuto prima di allora
Chi ha avuto occasione di apprendere anche semplici concetti di meteorologia, come quando si è dovuto preparare per l’esame di patente nautica, si è imbattuto nell’effetto di Coriolis che giustifica i particolari moti delle correnti oceaniche e delle masse d’aria e non solo, un effetto dovuto alla rotazione della Terra
Un breve racconto che inizia poco prima di Pasqua del 1900 con la scoperta del relitto di un’antica nave e del recupero del suo prezioso carico costituito da magnifici bronzi, splendide coppe di vetro e numerosi strani frammenti metallici ben presto identificati come facenti parte di una specie di strumento, a cui fu assegnato il nome generico di Meccanismo di Anticitera, sul quale per oltre un secolo si sono applicati studiosi di varie discipline per svelarne l’originale contenuto.
Ci sono dei risultati scientifici che trovano applicazione nella pratica tecnica quotidiana e concreta con metodi che appaiono oggi profondamente acquisiti, assodati e intuitivi a tal punto da non sentire il bisogno di ricercarne una dimostrazione. É il caso della regola del parallelogramma per la composizione e scomposizione delle forze che ha ancora un ruolo importante nell’ingegneria.
Molta strada fu fatta per giungere a tale scoperta e a darne poi una dimostrazione scientifica scevra da ipotesi empiriche, sotto il forte stimolo a trovare soluzioni concrete ai problemi dovuti ad una crescente esigenza di macchine di sollevamento sempre più impegnative, mentre lo sviluppo applicativo della regola fu soprattutto dovuto all’esigenza di determinare la risultante delle forze che agiscono su un veliero.
Si espone brevemente l’impiego del metodo geometrico della mezzaluna per ricavare la forma dei bagli di una imbarcazione tradizionale in legno e sua ripercussione sulla forma del cavallino, facendo notare alcune incongruenze da cui si comprende che ogni metodo tradizionale di costruzione può nascondere qualche imperfezione.
Nel tentativo di comprendere le leggi che regolano i fenomeni celesti, fin dall’antichità, astronomi e matematici cercarono di compiere osservazioni quanto più accurate e numerose possibili allo scopo ultimo di conoscere in anticipo i principali eventi celesti, dalle eclissi alle posizioni della Luna e dei pianeti per redigere calendari, a fini astrologici, ma anche geografici e nautici.
La storia dei cavi sottomarini e delle corrispondenti navi posacavi ha inizio circa 170 anni fa e da allora, con l’evoluzione delle tecnologie, la rete di cavi si è notevolmente estesa nel fondo dei mari e degli oceani con effetti sull’economia e finanza, sulla diplomazia, sulle comunicazioni militari, sullo sviluppo delle scienze, ma anche sulla capacità di poter influenzare in maniera determinante la vita dell’uomo. La Gran Bretagna fu la prima a comprendere l’importanza strategica di un tale nuovo supporto trasmissivo delle informazioni nei collegamenti con le colonie e nella possibilità di incidere nella politica internazionale.
Chi va in barca a vela ha occasione di sentire o usare alcuni termini meteorologici come cirri, nembostrati, cumuli. Da dove provengono questi termini? Chi per primo li ha adottati? Questo articolo descrive brevemente la storia delle nubi, una manifestazione del cielo ancora oggi non del tutto conosciuta.
Attraversando la storia degli uomini di mare e non solo, si ha l’occasione di conoscere i molteplici aspetti di una vita di bordo non certamente facile. E nel coltivare questa memoria storica si ha la possibilità di scoprire personaggi, navi, piccoli e grandi episodi che incuriosiscono ed arricchiscono le nostre conoscenze. Disponendo di spazio limitato, l’articolo offre solo una visione d’insieme di un argomento che invita a continui approfondimenti.
Vi sono barche che hanno fatto la storia della vela per le loro imprese, i successi in regata, per la fama del loro armatore, per il prestigio del proprio skipper. Lo sloop di questo articolo ha invece un record tutto particolare, quello di essere stato probabilmente la prima imbarcazione impiegata per lo studio dei fenomeni dinamici delle imbarcazioni a vela a cui sono legati due personaggi che hanno contribuito alla storia americana dello yacht design: Drake Sparkman, partner di Olin Stephens e il professore Kenneth Davidson