Il Periplo di Annone il Navigatore

I peripli, dal latino periplus, a sua volta dal greco períplous, circumnavigazione, erano una registrazione scritta dei viaggi esplorativi marittimi costieri condotti da Greci e Fenici, in cui alla descrizione delle coste, quelle del Mediterraneo, ma anche di parte dell’Atlantico, del mar Rosso e del mar Nero, si accompagnavano scene fantastiche, note mitologiche ed etnografiche che fanno assumere a tali opere un carattere più letterario e geografico che tecnico-nautico. La comparsa di un tale genere si attesta alla fine del VI sec a.C. anche se descrizioni di viaggi per mare si ritrovano in opere di autori più antichi tra cui Omero, ma molto probabilmente già con la crescita dei traffici nel Mediterraneo era uso impiegare notazioni verbali o altre forme di registrazione di dati nautici e geografici allo scopo, tra l’altro, di poter ripercorrere le rotte commerciali e coloniali individuate.

Tra i più antichi scritti, uno particolarmente rappresentativo, è il Periplo di Annone giunto a noi da una traduzione in greco dell’originale in punico. Si tratta di una breve relazione, di circa 800 parole, che la versione greca così introduce: I cartaginesi vollero che Annone viaggiasse al di fuori delle Colonne d’Ercole e fondasse centri libofenici. Egli salpò con sessanta navi da cinquanta remi (pentecontere) e una moltitudine di uomini e donne, fino a trentamila, con grano e altre provviste.

Fin dalla fine del ‘400 si cercò di identificare i luoghi indicati nel resoconto della spedizione cartaginese e ancora oggi non sono state confermate le corrispondenze dei luoghi descritti nel Periplo. Secondo l’opinione di un grande studioso del mondo fenicio e punico, l’archeologo Sabatino Moscati (1922-1997), la spedizione di Annone potrebbe essere giunta fino al Golfo di Guinea. Dopo la caduta di Cartagine (146 a.C.) ad opera di Scipione Emiliano, lo storico greco Polibio, per conto dello stesso Scipione, suo protettore e amico, esplorò la costa nord occidentale africana colonizzata dai cartaginesi portando presumibilmente con sé una copia del Periplo di Annone.