Nel rigging, come sappiamo, si fa uso abitualmente di sistemi funicolari realizzati con bozzelli di vario tipo, con stroppi, rinvii, ecc. per cui è necessario avere dimestichezza con quei pochi elementi tecnici che permettono di ottenere soluzioni sicure ed efficienti.
Una delle cose da sapere nella pratica di bordo è quella di determinare con rapidità, semplicità e ampio margine di sicurezza, la forza da applicare al tirante di un sistema funicolare per esercitare una trazione o per sollevare un carico. Tra le espressioni utilizzabili vi sono le cosiddette formule di Grenet, già in uso nella marineria a vela. Ma chi era costui?
Francesco Enrico Grenet (1846-1915), napoletano di origine francese, entrò giovanissimo in marina divenendo a soli vent’anni capitano di vascello e dopo l’unità d’Italia rivestì il compito di addetto navale a Londra, successivamente fu a capo del regio arsenale di Napoli, quindi comandante delle forze navali del Mediterraneo e infine membro del Consiglio superiore di marina.
Una ricca carriera durante la quale ebbe l’occasione di arricchire il proprio bagaglio culturale e professionale confrontandosi con le esperienze di altre marine. Avvalendosi del testo Seamanship del Capt Alfred Henry Alston, ad uso degli allievi delle accademie navali inglesi, pubblicò nel 1883 il volume Arte Marinaresca di cui alleghiamo un estratto, quello riguardante proprio i sistemi funicolari.