La Carta delle Comunicazioni della Marconi

Con l’introduzione della radiotelegrafia sulle navi nei primi anni del ‘900, la Marconi Telegraph Company, la maggiore fornitrice di apparati e personale, per facilitare le comunicazioni radio tra navi (quelle che oggi chiamiamo intership) impiegò dal 1904 un metodo grafico, noto come Carta delle Comunicazioni, simile ad uno sviluppato nel 1840 sulle linee ferroviarie francesi.

Il metodo consisteva in una rappresentazione schematica temporale del traffico marittimo transatlantico in cui le linee sono indicative delle rotte delle navi equipaggiate di apparato Marconi, tra i porti di partenza e di arrivo e i numeri in alto e in basso rappresentano le date relative ad un mese. Le intersezioni delle linee indicano così i momenti in cui le navi, trovandosi più vicine, potevano più facilmente comunicare tra loro permettendo di ritrasmettere eventuali messaggi anche a grandi distanza, la cosiddetta wireless communication relay.

La carta riportata è relativa al mese di aprile del 1912, anno e mese dell’affondamento del Titanic (nome e rotta sono stati evidenziati in rosso), che venne utilizzata dalla Commissione governativa americana sul disastro.

Dalla carta risultò che, quando il Titanic fece collisione con un iceberg alle 23:40 del 14 aprile di quell’anno nell’Atlantico settentrionale, si intrecciarono le rotte di 10 navi equipaggiate con apparati Marconi tra cui Olav, Niagara, Mount Temple, Carpathia e Californian, quest’ultima era infatti a sole 19 miglia, ma aveva spento l’impianto radio alle 23:30. Sarà il Carpathia, a circa 58 miglia, dopo aver ascoltato quasi per caso il segnale di soccorso poco dopo la mezzanotte, a giungere sul luogo del disastro alla massima velocità 4 ore più tardi, recuperando 705 superstiti su 2223 presenze a bordo. Dopo il mese di aprile di quell’anno la Carta Marconi qui illustrata assunse un valore iconico anche perché il disastro del Titanic rappresentò il primo grande evento mediatico della storia dell’umanità.